QT8: The First Eight Recensione

Quentin Tarantino è forse il più grande regista della sua generazione e, a parere di chi scrive, sicuramente uno dei più incisivi e rivoluzionari della storia del cinema. Una carriera quasi inattaccabile, che finalmente con QT8: The First Eight trova una sua prima, concreta e meritata celebrazione.

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QT8: The First Eight ripercorre le fasi più importanti della carriera del regista, dal lavoro in videoteca alle prime sceneggiature messe su pellicola – Natural Born Killer s e True Romance, passando per l’esordio alla regia con Le Iene fino al successo di Pulp Fiction a Cannes e alla definitiva consacrazione. Tra alti e bassi, alcuni tra i suoi più noti e fidi collaboratori si siedono per raccontarci della passione di Tarantino per i film di genere, per i personaggi femminili forti e del suo approccio sul set. Non mancano riferimenti allo scomodo rapporto con Harvey Wenstein, suo storico produttore e all’affetto che il regista nutriva per la sua storica montatrice Sally Manke, venuta a mancare pochi anni fa. Sono “i primi” otto i film raccontati in QT8: The First Eight (si chiude con The Hateful Eight), attraverso interviste e testimonianze che contribuiscono ad arricchire quella che è ormai a tutti gli effetti una leggenda di Hollywood.

QT8: The First Eight è strutturato a capitoli, scelta forse un po’ scontata, ma tutto sommato gradevole… è pur sempre un documentario su Tarantino! E se c’è qualcuno in grado di apprezzare un “omaggio” stilistico, questo è sicuramente il “Maestro” in persona. Spesso al centro di accese discussioni tra i fan e coloro che lo considerano un “Arsenio Lupin” del cinema, che “ruba” dalle opere altrui ciò di cui ha bisogno per poi reinserirlo a piacimento nei suoi film, Tarantino è in realtà un grandissimo narratore, in grado di creare storie, ma a soprattutto personaggi, capaci di superare la prova del tempo e diventare icone , non solo cinematografiche.

Tra gli aspetti discussi, il più forte e ricorrente è sicuramente la qualità “narrativa” di Tarantino. In uno dei passaggi introduttivi di QT8 : The First Eight, la produttrice Stacey Sher (Pulp Fiction, Django Unchained, The Hateful Eight) esordisce dicendo “Quentin è soprattutto uno scrittore di romanzi” e chiunque si sia mai ritrovato a leggere una sua sceneggiatura, non può che essere d’accordo. Costretto molto spesso a eliminare o ridimensionare intere scene, Tarantino scrive sceneggiature così dettagliate e particolari che non sfigurerebbero in forma di romanzo. “Riesce a scrivere in pochi minuti dialoghi che altri non riuscirebbero a scrivere in una vita”, dichiara l’amico e collega Eli Roth (Death Proof, Bastardi senza gloria). Tarantino ha il dono di “calamitare” l’attenzione con le parole, anche quando si tratta di dialoghi dal contenuto apparentemente inconsistente.

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QT8: The First Eight (Courtesy of Signature Entertainment)

Parlando della scena in Death Proof – A prova di morte, in cui le ragazze parlano tra loro in macchina, Christoph Waltz (Bastardi senza gloria, Django Unchained) descrive come ne rimase colpito fin dalla prima visione, proprio perché, nonostante si trattasse di una scena molto lunga e dai dialoghi futili, non riusciva a staccare gli occhi dallo schermo. Sono molti i “grandi dialoghi” di Tarantino che non vedremo mai al cinema, tra questi, cogliamo l’occasione per citare una lunghissima scena tagliata da Bastardi senza gloria, in cui i due “bastardi” Donowitz e Ulmer , seduti al cinema in attesa di farsi saltare in aria, per poter comunicare tra loro senza farsi scoprire improvvisano una conversazione in un finto italiano americanizzato. Un passaggio esilarate, oltre che di una complessità dialogica unica, che dispiace non aver visto al cinema (per quanto avrebbe richiesto una performance recitativa di una certa importanza) ma che per fortuna possiamo goderci almeno sulla carta stampata.

QT8: The First Eight adotta un espediente interessante, ricostruendo con piccole animazioni interi momenti “slice of life” della vita di Tarantino, una scelta efficace oltre che di intrattenimento, in grado di creare dinamismo e varietà, così da tenere alta l’attenzione dello spettatore, portando in scena alcuni degli esilaranti racconti sulla vita del set.

Un documentario dalla fattura sicuramente particolare, pensato ad oc per il personaggio che andava a raccontare e con un ritmo che va in crescendo, anche grazie alla varietà delle interviste proposte. Consigliabile a tutti gli appassionati di cinema, imperdibile per i fan del regista. Unica pecca la durata, forse un po’ lunga, e una prima parte che fa più fatica ad ingranare.


QT8: The First Eight uscirà al cinema e sarà disponibile su DVD, Blu-ray e Digital HD nel Regno Unito a partire dal 13 Dicembre 2019.

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